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Una Divano per Due. L'eccellenza italiana del settore tessile.

Una puntata del 2009 di Report, mostrava come nella provincia di Forlì vi siano molte aziende d'eccellenza che producono divani per molti brand conosciuti: Divani&Divani, PoltroneSofà, Chateau d'Ax, Roche Bobois sono solo alcuni dei nomi più prestigiosi. Oggi, la puntata racconta come si sia evolta questa vicenda, in cui i temi riguardanti la concorrenza cinese e l'eccellenza italiana si incontrano e si scontrano, sul piano del settore tessile dei salotti.


Purtroppo, a causa della forte concorrenza cinese che, grazie ad un esercito di schiavi-operai, riesce ad offrire prezzi ultra competivitivi e molte delle aziende romagnole si trovano in gravi difficoltà e sono costrette a chiudere. La concorrenza di aziende cinesi operanti nel nostro Paese è dunque economicamente più efficiente, ma è qualitativamente concorrente? Appare corretto, inoltre, chiedersi se un'azienda cinese che opera in Italia, abbia il diritto di fregiarsi del marchio Made in Italy. 


Ma di fatto, il marchio Made in Italy cosa dovrebbe rappresentare per l'Italia? Semplicemente che il prodotto è stato costruito all'interno dei confini nazionali o, per contro, che il prodotto è il frutto di un know-how storico presente in alcune aree produttive del nostro Paese?


Una puntata di questa sera di Report racconta come queste realtà aziendali, rappresentanti l'eccellenza italiana, si siano confrontate con questo tema. Alcune di queste, dal 2009, hanno cercato di risalire la china, a livello commerciae ma anche e soprattutto in sede legale.


Il risultato, per una di queste aziende, in passato fornitrice di noti brand, è stato la creazione di un nuovo marchio, italiano al 100% che produce divani di qualità, ecomicamente convenienti e di -vera- produzione italiana (e che fino all'altro ieri erano venduti al doppio del prezzo, perchè brandizzati con il logo -nello specifico- di PoltroneSofà e Roche Bobois).
Questa azienda ha il nome di Etica Divalia e questa sera, dopo la puntata di Report, i suoi server sono andati down. Speriamo possa essere presto nuovamente raggiungibile.


Questa la puntata di Report di Rai Tre in cui si racconta in dettaglio il tema.

DEM ed eMail marketing: esempio di worst practice




Un post nato su forum di gambling ha richiamato subito l'attenzione di Google Alert che prontamente ha segnalato questo articolo. Dopo che sono state rilasciate opinioni da parte di alcuni utenti -tra cui anche un addetto ai lavori in tema di DEM- ho ritenuto opportuno partecipare a questa discussione, rilasciando questo post.


Sono assolutamente d’accordo con Nazaremo, pratiche DEM come queste sono decisamente definibili come worst practices. Tattiche di brevissimo periodo, peraltro inefficaci e carenti di competenza, che non tengono conto dei risultati negativi che si hanno sull’effettivo sender come anche sull’azienda oggetto della comunicazione e finto mittente agli occhi dell’utente medio.

L’utente che vedrà la tal azienda nella propria casella di SPAM, si porrà verosimilmente qualche domanda come anche evidentemente qualche perplessità sulla validità delle comunicazioni che questa azienda –suo malgrado- sembra  rilasciare. Inoltre, il fatto che l’azienda X sia riconosciuta come SPAM, assume maggiore rilevanza negativa, quando questa ha a che fare con dei temi legati alla sicurezza del denaro, depositato dai propri –già o potenziali- clienti.


Ad esempio, si pensi a quanto sarebbe lesivo per l’immagine di una piccola banca online, con una brand awarness non molto elevata, che le sue comunicazioni risultassero come mail di SPAM. Un cliente potenziale sceglierebbe mai una banca di questo tipo? Chi depositerebbe dei soldi in una banca il cui nome appare, nella casella di SPAM, tra “allargamento del pene” e “pillole viagra”?


In conclusione affiliati DEM che eseguono invii massivi con tali e tanti errori di calcolo e valutazione, dovrebbero avere la sufficiente competenza per prevedere se sia controproducente, dapprima per loro stessi -come mancate commissioni- ed in seguito anche per l’azienda o il prodotto oggetto della comunicazione, eseguire un invio con queste caratteristiche.


Sarebbe auspicabile che sul web ci fossero meno improvvisati spinti solo dalle opportunità monetarie che la rete offre, ma più professionisti skillati che conoscano a fondo quali siano le best practices per la massimizzazione delle opportunità monetarie che la rete dispone.


Insomma, massima solidarietà a GIOCHI24  -un’azienda Sicura e con Concessione Governativa AAMS- che si è trovata suo malgrado ad essere oggetto di un affiliato DEM, non professionalmente brillante e competente nello sviluppare ciò che “dovrebbe” essere il suo core business.

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La rete nel 2015: stime sulla diffusione, penetrazione e modalità d'uso.

Quali sono i numeri di diffusione e penetrazione della rete attualmente, è cosa nota, ma quali sono le stime per il futuro? Come si delinea lo scenario che avremo nel futuro prossimo? Quali le modalità, i mezzi e i tempi?

In questo infovideo troviamo riferimenti di stime relative alle KPI e alle grandezze economico-digitali per il 2015.




Fonti:
Mitsue Venture
NeoLabels
2011 MRC European eCommerc Payments & Risk Conference

 
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