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DEM ed eMail marketing: esempio di worst practice




Un post nato su forum di gambling ha richiamato subito l'attenzione di Google Alert che prontamente ha segnalato questo articolo. Dopo che sono state rilasciate opinioni da parte di alcuni utenti -tra cui anche un addetto ai lavori in tema di DEM- ho ritenuto opportuno partecipare a questa discussione, rilasciando questo post.


Sono assolutamente d’accordo con Nazaremo, pratiche DEM come queste sono decisamente definibili come worst practices. Tattiche di brevissimo periodo, peraltro inefficaci e carenti di competenza, che non tengono conto dei risultati negativi che si hanno sull’effettivo sender come anche sull’azienda oggetto della comunicazione e finto mittente agli occhi dell’utente medio.

L’utente che vedrà la tal azienda nella propria casella di SPAM, si porrà verosimilmente qualche domanda come anche evidentemente qualche perplessità sulla validità delle comunicazioni che questa azienda –suo malgrado- sembra  rilasciare. Inoltre, il fatto che l’azienda X sia riconosciuta come SPAM, assume maggiore rilevanza negativa, quando questa ha a che fare con dei temi legati alla sicurezza del denaro, depositato dai propri –già o potenziali- clienti.


Ad esempio, si pensi a quanto sarebbe lesivo per l’immagine di una piccola banca online, con una brand awarness non molto elevata, che le sue comunicazioni risultassero come mail di SPAM. Un cliente potenziale sceglierebbe mai una banca di questo tipo? Chi depositerebbe dei soldi in una banca il cui nome appare, nella casella di SPAM, tra “allargamento del pene” e “pillole viagra”?


In conclusione affiliati DEM che eseguono invii massivi con tali e tanti errori di calcolo e valutazione, dovrebbero avere la sufficiente competenza per prevedere se sia controproducente, dapprima per loro stessi -come mancate commissioni- ed in seguito anche per l’azienda o il prodotto oggetto della comunicazione, eseguire un invio con queste caratteristiche.


Sarebbe auspicabile che sul web ci fossero meno improvvisati spinti solo dalle opportunità monetarie che la rete offre, ma più professionisti skillati che conoscano a fondo quali siano le best practices per la massimizzazione delle opportunità monetarie che la rete dispone.


Insomma, massima solidarietà a GIOCHI24  -un’azienda Sicura e con Concessione Governativa AAMS- che si è trovata suo malgrado ad essere oggetto di un affiliato DEM, non professionalmente brillante e competente nello sviluppare ciò che “dovrebbe” essere il suo core business.

 
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